martedì 2 agosto 2016

Lo strano caso di una blogger indecisa


Bello, bellissimo, dopo due settimane senza internet, tornare qui, sul blog, rivedere la forma che gli ho dato, e apprezzarla come se la vedessi per la prima volta, come un visitatore e non come quella che si occupa di questo posto.
Perché sì, anche questo è un posto ed è incredibile pensare a quante cose possa contenere. Miliardi, tra immagini e parole. In fondo non è poi così terribile avere un blog, non è poi così terribile averlo adorato e poi odiato, essersi entusiasmati per aver creato qualcosa e subito dopo averlo disprezzato. Non è poi così terribile aver pensato di trasformarlo in un non-posto, di rigettarlo nell'astratta marea del nulla, di disfarsene come un vestito vecchio. Tipico. Di me. Fin troppo prevedibile. Ragazza negativamente tenace. Caparbia quando non devo. O forse dovevo. Forse mi sono sopravvalutata.
Pensavo di poter leggere abbastanza libri per gestire un blog sui libri, ma le cose sono leggermente cambiate da qualche anno a questa parte. Leggere non mi impegna più come prima. Mi piace ancora, ma non si fagocita tutto il mio tempo. Un po' mi dispiace, anzi mi dispiace tantissimo ma l'anno scorso è finita che ho letto poco, vergognosamente poco. Libri cominciati e mai finiti. Penso che continuerò comunque a parlare di libri che rimangono il mio sempiterno interesse, e di altre cose, e a pensare presuntuosamente che possa nascere qualcosa di bello da un momento all'altro.

3 commenti:

  1. Ciao Frances! Capisco perfettamente come ti sentì:anch'io ho recentemente affrontato un brutto periodo. Eppure.... eppure non ci crederai, ma i romanzi e la mia passione per la scrittura mi sono stati di grande aiuto! Non mi sentivo più sola, e anche se non riesco ancora a scorgere la luce in fondo al tunnel proseguo a testa alta!
    Questo parere spassionato per dire di non gettare la spugna e che, anche se può non sembrare, i libri talvolta salvano ;)

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  2. Spero che un brutto periodo non ti allontani dal tuo blog, che seguo sempre e a cui ormai sono affezionata. È vero, i libri salvano quasi sempre, dalla solitudine, dalla noia, dall'insoddisfazione, dall'inettitudine. So che mi puoi capire se dico che sono stati sempre amici fedeli, sia quando era il momento di allontanarsi un attimo dalla realtà, sia quando era il momento di rimettersi in contatto con essa. Provo a non gettare la spugna, se non altro perché ormai questo spazietto mi è così familiare che mi dispiacerebbe chiuderlo.
    Ti ringrazio per il consiglio spassionato, a volte, o forse sempre, abbiamo solo bisogno che qualcuno ci dica che stiamo facendo la cosa giusta.
    :)

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    1. E proprio perché a me dispiacerebbe lo chiudessi che non voglio getti la spugna!
      E non ringraziarmi, perché leggere di un amica così afflitta é motivo di grande dispiacere :)
      Spero la vita ti riservi sempre tante cose belle :)

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